L’ebook gratuito e antologico dei post del blog
In questo post spiegherò cosa troverete all’interno di questo ebook gratuito e il perché ho deciso di donarvelo.
In questi ultimi decenni della storia umana abbiamo visto internet e le tecnologie della comunicazione digitale insediarsi velocemente nelle attività e nelle esperienze quotidiane di miliardi di persone.
Passo dopo passo e a ogni nuovo risveglio abbiamo imparato a convivere con un qualcosa che appariva nuovo e poi, come per tutte le altre precedenti incorporazioni tecnologiche, assolutamente scontato.
Fin dagli anni 2000 mi sono proposto di riflettere sugli slittamenti che questo traino tecnologico stava introducendo nelle pieghe delle nostre vite, provando a evidenziare le vie e i contesti di questa rapida presa anche nelle forme più istantanee della scrittura online. In alcuni stadi di questa avvolgente progressione ho avuto così modo di postare articoli su temi che, per rilevanza e mia attitudine interpretativa, ritenevo utile approfondire dal punto di vista tecno-sociale e infrastrutturale, ovvero degli interessi che preparano e rendono possibile l’instaurazione di nuove routine di vita, individuali e sociali.
La spigolatura degli eventi offerti attraverso una scrittura online, certamente più frettolosa ed editorialmente impulsiva – e nel mio caso anche temporalmente parsimoniosa – credo possa aggiungere qualcosa nei termini di una just-in-time sociology, ovvero una sociologia che senta le urgenze processuali delle strutturazioni in corso, soprattutto in un periodo in cui, andando tutto velocemente in rete (network society), si ripropone con forza la circolarità del rapporto fra mezzi, soggetti e società.
In questo ebook gratuito non faccio altro che raccogliere, in una sequenza più ragionata e organica, alcuni degli interventi rendendoli fruibili in un formato diversamente leggibile.
La collezione richiama passaggi critici che il tempo, ma anche i ritmi incessanti di un tale genere di sviluppi, tende inesorabilmente ad appiattire smussandone i contesti, i dibattiti, i sensi di meraviglia o le attese che li hanno sostanziati, complicando (come minimo) qualunque necessaria opera di orientamento.
Gli interventi sono stati raggrupati per sezioni tematiche richiamanti gli stimoli critici originari, che vedono la tecnologia, quella comunicativa in particolare, come un costrutto sociale che, muovendosi negli orizzonti di potere e moralità in cui individui e società si dibattono, soggiace a economie e mercati; stimola e cambia imprese; alimenta reti e culture; crea, modifica e innesta corpi, memorie e protesi.