In un saggio sulla pubblicità scritto nel 1947 si riportano le considerazioni di un ufficiale americano che, di stanza in Italia in quegli anni, notando la presenza preponderante nella cartellonistica stradale dei temi politici invece che dei più classici argomenti della pubblicità dominanti invece nel paesaggio na occuparsi poco di politica e nel pensare invece a come debellare il cattivo odore delle ascelle, la forfora, i peli superflui, la gracilità del fisico, l'aridità dei capelli, l'anemia mediterranea, il gomito del tennista, l'intestino pigro, per non parlare della …